Situata nel “cortile del camino”, la centrale tecnologica interrata sarà il motore che fornirà energia alle future fabbriche culturali di Modena, perché ne ospiterà tutti gli impianti tecnologici e le attrezzature elettromeccaniche.
Sono in corso gli studi di fattibilità per l'installazione di un sistema di cogenerazione calore-elettricità a celle a combustibile con possibilità di alimentazione a idrogeno, metano o a miscela dei due gas. All'interno della centrale verrà realizzata anche la vasca per l'accumulo dell'acqua antincendio.
Si tratta di uno scavo di oltre 6 metri al di sotto delle fondazioni dei quattro edifici che lo circondano. Tutto intorno è stato costruito un diaframma, un sistema di pali che sorregge gli edifici circostanti, il quale raggiunge i 13 metri sotto il livello del terreno. Lo scavo ha comportato lo spostamento di un ingente quantitativo di materiali, che ha richiesto operazioni complesse e di lunga durata.
La realizzazione della centrale tecnologica interrata ha costituito uno dei primi importanti interventi del primo appalto e verrà allestita a mano a mano che gli stralci degli altri lavori verranno portati a termine.