Risalente alla seconda metà del XVIII secolo e attiva fino al 1990, la Farmacia dell’Ospedale Sant’Agostino riapre al pubblico nel 2011 dopo un intervento di restauro condotto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna, co-finanziato dal Ministero per Beni e le Attività Culturali, con i fondi del gioco del lotto, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Negli anni Cinquanta del XIX secolo gli artisti Camillo Crespolani, Luigi Manzini e Antonio Magnani decorano la volta con diversi lessici artistici, "rivisitati" secondo il gusto eclettico ottocentesco.
Le scaffalature originali sono state riportate al loro aspetto ottocentesco e possiamo ancora vedere tra gli oggetti originari: un orologio del XIX secolo, una tavoletta raffigurante due putti e una riproduzione della Madonna della seggiola di Raffaello Sanzio, opera di Camillo Crespolani.
La Farmacia storica è stata aperta al pubblico per farvi immergere in una breve storia della costruzione dell’ospedale, dalla sua nascita agli ultimi ampliamenti del ‘900. Attraverso una linea del tempo e uno storytelling accompagnato da immagini storiche, l’ex ospedale si è presentato e si è raccontato nelle caratteristiche salienti della sua fabbrica.