Il progetto di riqualificazione dell’ex-Ospedale Sant’Agostino si inserisce all’interno di un percorso avviato nel 2005 con l’acquisto prima della parte definita “monumentale” e poi della parte “non monumentale” da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e che, già dal 2007, anno nel quale è stato firmato il Protocollo d’Intesa da parte del Ministero per i Beni Culturali, del Comune di Modena e della Fondazione stessa, ha individuato in questo intervento una valenza strategica e un ruolo di motore e volano di un più ampio percorso di riqualificazione dell’intero quadrante urbano comprendente il Complesso Sant’Agostino, la piazza Sant’Agostino, il Palazzo dei Musei e l’ex Ospedale Estense.
È pertanto rafforzato il carattere espositivo e museale del Polo e favorita la promozione di sinergie tra i due lati della piazza che non dovrà essere percepita come elemento di separazione ma di unione tra i complessi architettonici.
All’interno del Complesso, oltre alla primaria destinazione espositiva, museale e culturale, saranno previste anche attività commerciali/ristorative e spazi ad uso foresteria prevalentemente per operatori coinvolti nelle diverse attività.
La strategia del progetto di ricucitura e regia del Masterplan per il Sant’Agostino si fonda su quattro aree vocazionali che caratterizzano il Progetto Culturale Ago: contemplazione, ricerca, apprendimento e accoglienza guidano la rifunzionalizzazione dei nuovi spazi e delle nuove funzioni che si insedieranno, in un rapporto di condivisione e di partecipazione tra attori e fruitori, tra il nuovo Complesso e il loro pubblico, esaltandone le singole identità.
Il futuro Polo, anche grazie all’ampliamento degli spazi a disposizione, sarà il luogo in cui vivere, condividere i patrimoni e costituirà un centro di produzione per Modena: luogo di dialogo tra passato, presente e i molti futuri possibili e desiderabili verso cui orientare i progetti.